John-117, il soldato capo di Halo
Nel famigerato e fortunato gioco Halo che da anni ormai condiziona le vite di tutti gli adolescenti (e non solo) le avventure sono tutte eseguito da un unico soldato, John-117 o chiamato più genericamente Master Chief.
Ma chi è John? È uno ‘Spartan-II’ ovvero un soldato che è stato geneticamente modificato e quindi potenziato e il numero 117 indica il numero con il quale veniva riconosciuto durante la fase di modifica. Più generalmente gli Spartan vennero creati e addestrati con l’ovvio tentativo di svolgere missioni ad altissimo rischio contro le colonie dell’extramondo in un primo momento e contro i Covenant in un secondo.
Durante questa seconda epica battaglia tutti gli Spartan vennero uccisi, tutta la razza fu rasa al suolo. Tutti tranne uno: John-117 che riuscì a bordo dell’astronave Pillar of Autummm a scappare e rimanere vivo.
La battaglia segna Master Chief in modo indelebile anche e soprattutto dal punto di vista caratteriale: diviene uno spietato. Uno spietato a cuor freddo che non parla con nessuno e che cela la propria identità fisica.
Nella storia di Halo assume diverse armature e le principali sono la Mark V e la Mark VI che lo proteggono da tutte le minacce.
John prima degli Halo
Come detto il vero nome del Master Chief è John. Fin da piccolo dimostrò forza e temperamento insoliti per un bambino della sua età tanto da apparire un perfetto Spartan prematuro: era forte, agile e non conosceva la parola sconfitta.
La sua metamorfosi definitiva avvenne dopo l’incontro con la dottoressa Halsey che decise di portarlo a Reach dove ultimò il proprio addestramento insieme ad altri 75 bambini. Gli insegnamenti furono brutali, barbari e sanguinosi ma niente e nessuno riuscì a fermare l’ascesa al comando di John che quindi divenne il simbolo del progetto Spartan-II.
Le capacità degli Spartan
Come detto gli Spartan venivano addestrati con il chiaro intento di divenire delle vere e proprie macchine da guerra.
Essi venivano modificati addirittura geneticamente mediante potenziamenti muscolari figli di complessi proteici iniettati per via intramuscolare in modo tale da ridurre al minimo il cumulo di acido lattico al fine di disconoscere la parola stanchezza.
Venivano altresì accresciute le strutture ossee, venivano modificate le tiroidi con annesse conseguenze (scomparsa del desiderio sessuale e in alcuni casi elefantiasi).
Ulteriori modifiche infine si avevano circa i campi visivi aumentandone la percezione e circa i dendriti neurali che venivano sostituiti con dei superconduttori: così facendo i riflessi aumentano del 300% rispetto alla norma e ne beneficiavano anche intelligenza, reattività e memoria.