Salute

La tafofobia: Buried- Sepolto

Chiunque ha il terrore che, venuta l'ora del giudizio, qualcuno si sbagli e ci seppellisca vivi. Claustrofobici o meno, essere sepolti sotto terra, all'interno di una bara e, soprattutto, in totale coscienza, non deve essere un'esperienza facile da dimenticare. Rodrigo Cortés, un regista e sceneggiatore spagnolo, ha voloto dare idea, di un'esperienza tanto traumatica, attraverso l'arte della regia. La pellicola ha un unico protagonista, l'attore Ryan Reynolds e, al suo interno, vi compaiono due soli attori: Reynolds e Ivana Mino per pochi secondi. Il tutto si svolge interamente all'interno di una bara di legno, all'interno della quale il povero malcapitato operatore civile statunitense, è stato sepolto vivo da ribelli iracheni che ne chiedono il riscatto. L'ansia perenne che lo spettatore prova durante la visione del film, è data dal tentativo del protagonista di salvarsi, servendosi di un cellulare e di pochi strumenti rudimentali, l'uomo cerca di salvarsi prima che l'aria termini.

Le ispirazioni letterarie

Il regista, sebbene abbia pensato ad una sceneggiatura originale, ovvero pensata appositamente per il film, non è stato manchevole di alcune consultazioni letterarie. Rodrigo Cortés ha sicuramente letto gli scritti di Edgar Allan Poe, considerato uno dei più grandi e influenti scrittori statunitensi della storia, specializzato nella letteratura d'orrore e nel giallo psicologico, il quale ha realizzato un'opera intitolata “La sepoltura prematura”, in cui sostiene:”Essere sepolti vivi è senza dubbio il più terribile tra gli orrori estremi che siano mai toccati in sorte ai semplici mortali.  Che sia avvenuto spesso, spessissimo, nessun essere pensante vorrà negarlo.” Per quanto per cui il tema del film di Cortés sembri originale, l'argomento non è del tutto nuovo, almeno per quanto riguarda l'ambito della letteratura. Poe nel 1844 pubblicò, all'interno della raccolta “I racconti del terrore”, il testo “The premature burial”, che prende spunto da una delle più grandi paure dell'autore, ovvero la tafofobia, il terrore di essere sepolti vivi, il cui nome deriva da “Taphos”, ovvero sepolcro.

Riconoscimenti

“Buried”, nonostante il tema cupo e raccapricciante, che può non essere digerito da tutti, è stato un vero successo commerciale. Il film, nato da una produzione indipendente spagnola, è stato accolto favorevolmente da critica e pubblico e, ancora prima che la pellicola venisse presentata al cinema, fu definita come un vero cult, capace di coinvolgere gli spettatori fino al raggiungimento massimo della tensione e del panico. Essere sepolti sotto terra non deve essere per niente piacevole eppure, su un tema così lontano dalla leggerezza, è stato prodotto un film il cui successo ha superato le aspettative di partenza, le quali tenevano conto solo del pubblico meno impressionabile.